#weareinpuglia

Sei in cerca di ispirazione su cosa visitare in Puglia?

La verità è che non è facile scegliere cosa vedere in una regione così ricca di bellezze paesaggistiche, storia, arte e tradizioni culinarie. La Puglia, è una regione da esplorare con tutti e cinque i sensi. Solo esplorandola per lungo e per largo se ne possono catturare forme, suoni, odori e sapori e comprendere appieno l’anima del suo territorio.

E’ una terra dai mille volti in quanto si passa dalle spiagge paradisiache del Salento alla verdeggiante Foresta Umbra, dal blu dell’arcipelago delle Tremiti alle colline selvagge della Valle d’Itria. Dai tradizionali trulli al misterioso Castel del Monte.

Qui si può godere di panorami unici, diversi, una fantastica gastronomia e la vera essenza dell’italianità. Ospita le migliori spiagge d’Italia ed il clima mite ti permetterà di goderne a pieno. Come potrai immaginare, ci sono tantissimi luoghi da vedere in Puglia.

Che aspetti a prenotare la tua vacanza!

La Notte della Taranta 2022

Anche quest’anno si è tenuta il 27 agosto 2022La notte della Taranta“, evento musicale dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione della musica tradizionale salentina fusa insieme alla world music al rock, al jazz e alla musica sinfonica. Un vero e proprio Concertone che conta circa centocinquantamila spettatori ogni anno, e si tiene a Melpignano (LE). Come da tradizione, viene invitato un Maestro Concertatore che deve reinterpretare i “classici” della tradizione musicale locale con circa trenta musicisti della zona del Salento e tantissimi altri grandi ospiti chiamati sul palco per questo grande finale.

Sono stati numerosissimi anche quest’anno i cantanti Vip che hanno partecipato, nelle varie edizioni, all Concertone finale. Tra i nomi, ricordiamo Morgan, Luciano Ligabue, Giuliano Sangiorgi, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Gianna Nannini, Caparezza, Clementino, Boomdabash, Vinicio Capossela, Fiorella Mannoia, Enzo Avitabile, Franco Battiato, Roberto Vecchioni,  Emma, Massimo Ranieri, Alessandra Amoroso, Nada, Tosca, Federico Poggipollini, Luciano Luisi, Antonella Ruggiero, Alessandro Mannarino, Max Gazzè, Niccolò Fabi, Alfio Antico, Sud Sound System, Vittorio Cosma, Simone Cristicchi, Eugenio Finardi, Piero Pelù e Raiz.

La fama del Concertone finale de La notte della Taranta ha anche richiamato artisti stranieri come , LP, Suzanne Vega, Noa, Buena Vista Social Club, Diego El Cigala, Ballaké Sissoko, Savina Yannatou, Mercan Dede, Les Tambours Du Burundi. Un evento annuale al quale consigliamo a tutti i nostri ospiti di assistere almeno una volta nella vita❤️

Precedente Successivo

Spettacolo Teatrale 17 Luglio – Avetrana

Il poeta Agatone nel 416 a.C. con il suo primo dramma teatrale, vinse le gare tragiche ad Atene, festeggiando con un Simposio (banchetto rituale durante il quale i convitati bevono vino, cantano, ascoltano musica e discutono di svariati argomenti). Tra i maggiori esponenti intellettuali dell’epoca, nasce una raffinata conversazione, con differenti punti di vista, su un tema caro all’umanità; l’Amore, o meglio, l’Eros, come lo definivano i greci. Da questi dialoghi, nacque una composizione basata sullo sviluppo armonico delle scale del prologo nei sette discorsi sull’Eros, più quello di Socrate creando una partitura Jazz che rimanda a nuovi spunti di riflessione su un tema unico e universale.

Data Evento 17 Luglio – Start ore 21:00 – Presso Castello Torrione Avetrana – Ingresso Gratuito.

Torre Colimena & Salina dei Monaci

La Salina dei Monaci è un abbassamento sabbioso ed è collegata al mare, mediante un canale scavato nella roccia della scogliera. La salina a partire dal 1731, serviva per la popolazione che raccoglieva il sale per il bisogno alimentare. Durante le mareggiate, la salina si allagava e permetteva di raccogliere due volte l’anno, quello che veniva chiamato “l’oro bianco”. Nel 1940 – 1950 fu avviata un’opera di bonifica antimalarica. Ma solo dal 2010 è stata recuperata e inserita nell’Elenco delle Aree naturali protette italiane con la realizzazione di un Parco grande 25 mila metri quadrati, e ripristinando un habitat naturale, con esemplari di flora alofila quali: crisantemi marini, giuncheti , salicornie, macchia mediterranea con specie arbustive basse rappresentate da ginestra spinosa, cisti, lentisco, mirto, fillirea. Qui possiamo incontrare i Cavalieri d’Italia, ed i Fenicotteri Rosa. La Palude del Conte è una zona più umida ed abbraccia il territorio che va da Avetrana, Manduria e Porto Cesareo, anche qui riscontriamo la tipica macchia mediterranea con arbusti di mirto, lentisco, estesi canneti e pini d’aleppo.

Guarda il documentario andato su Rai 1© nella trasmissione Linea Verde© per scoprire altro ancora su questa meta ambita.

Continue reading “Torre Colimena & Salina dei Monaci”

Parco Archeologico di Manduria

L’area del Parco archeologico delle Mura Messapiche, estesa circa 15 ettari, comprende gran parte dei resti delle cinte difensive della città antica e oltre 1000 tombe scavate nella roccia, che ci permettono di comprendere la straordinaria grandezza del popolo messapico manduriano. Le mura difensive della città messapica sono rappresentate da tre cerchie murarie concentriche di grandezza e tipologia costruttiva differenti. La cerchia interna (V sec. a.C.) ha un perimetro di oltre 2 km; risulta costituita da blocchi irregolari disposti di testa, motivo per cui lo spessore del muro è dato dalla lunghezza degli stessi (m. 2.00); sul suo lato esterno si trova un fossato. La cerchia esterna (III sec. a.C.), che ingloba la precedente, è lunga circa 3 km. e fu realizzata con un doppio paramento di blocchi disposti di testa, che racchiude un riempimento interno; misurando in larghezza oltre 5 metri. Anche in questo caso la fortificazione presenta un fossato esterno. Un terzo muro fu individuato dagli scavi del 1955-60 all’interno del primo fossato relativo alla prima cerchia e per tale ragione fu considerato come un’opera di rinforzo della stessa.
All’esterno delle Mura, lungo il perimetro settentrionale e orientale, furono rinvenute circa un migliaio di tombe, costituenti la necropoli del Parco. La fossa di forma rettangolare, ricavata nel banco di sabbione conchiglifero, che costituisce lo strato geologico naturale del sito, può presentare un piano di posa omogeneo, più o meno levigato, oppure può prevedere, al centro dello stesso, un incavo allungato, pressoché rettangolare e quattro pozzetti angolari. Diverse tombe conservano, ancora oggi, evidenti tracce dell’intonaco che ne rivestiva le pareti interne, sul cui perimetro superiore spesso si sviluppavano orizzontalmente basse fasce dipinte a colori alterni (rosso-azzurro). I sepolcri, in genere coperti da tre lastroni più o meno regolari tra loro connessi per una migliore tenuta mediante dentelli di incastro, appaiono contornati da un regolare abbassamento della superficie tufacea, la cosiddetta ‘controfossa’, che serviva a perimetrare l’area funeraria.

Guarda il documentario andato su Rai 3© nella trasmissione Geo© per scoprire Manduria e le sue eccellenze.

Continue reading “Parco Archeologico di Manduria”