Autore: Lucia Ingrosso
La Notte della Taranta 2022
Sud Food Avetrana 2022
Abbiamo provato a trasmettervi quell’amore che proviamo per la nostra Avetrana. Abbiamo creato un evento che potesse risollevare l’economia del Paese facendo diventare i commercianti , cuore pulsante della nostra comunità, i protagonisti del nostro evento! Abbiamo provato a farvi divertire e a lasciare un ricordo indelebile del nostro Sud and Food , di quei ricordi che l’inverno se ci pensi ti riscaldano un po’! Abbiamo provato a colmare dei vuoti, ci abbiamo provato stringendoci forte forte sotto quel palco, mettendoci cuore a cuore, mettendoci il cuore. In fondo è quello che sappiamo fare meglio, metterci tutta la forza e l’Amore in quello in cui crediamo e l’aver creato un evento di ripartenza e sponsorizzazione territoriale era ed è uno di questi!
Grazie a tutti gli sponsor, alle forze dell ordine, agli operatori ecologici, all’ Agip Café Avetrana per la disponibilità del parcheggio, alla Protezione Civile, ad Avetrana Soccorso, alla Cooperativa di Comunità di Avetrana per averci prestato la sede trasformandola in camerini! Grazie ad Anna Fedorova per le foto , a Gli Avvocati Divorzisti e alla Salento Funk!!!
MA SOPRATTUTTO GRAZIE A TUTTI VOI CHE AVETE PARTECIPATO.
Sud and Food VI ASPETTA PER L’ANNO PROSSIMO!!!
La Giostra dei Rioni 2022
Spettacolo Teatrale 17 Luglio – Avetrana
Il poeta Agatone nel 416 a.C. con il suo primo dramma teatrale, vinse le gare tragiche ad Atene, festeggiando con un Simposio (banchetto rituale durante il quale i convitati bevono vino, cantano, ascoltano musica e discutono di svariati argomenti). Tra i maggiori esponenti intellettuali dell’epoca, nasce una raffinata conversazione, con differenti punti di vista, su un tema caro all’umanità; l’Amore, o meglio, l’Eros, come lo definivano i greci. Da questi dialoghi, nacque una composizione basata sullo sviluppo armonico delle scale del prologo nei sette discorsi sull’Eros, più quello di Socrate creando una partitura Jazz che rimanda a nuovi spunti di riflessione su un tema unico e universale.
Data Evento 17 Luglio – Start ore 21:00 – Presso Castello Torrione Avetrana – Ingresso Gratuito.
Festa di Sant’Antonio di Padova
In onore di Sant’Antonio di Padova, Compatrono della Città di Avetrana, dal 01 al 13 Giugno 2022 si terrà la Tredicina presieduta da Don Franco Marchese. Il parroco, celebrerà in suffragio del Santo durante i giorni e gli orari previsti nel Nuovo Programma 2022 organizzato dal comitato eventi religiosi di Avetrana. Vi aspettiamo e ci auguriamo, come ogni anno, che la benedizione del Signore porti tanta pace e serenità nei cuori di noi tutti.
Programma Religioso San Biagio 2022
Presentazione Festa Patronale Avetrana San Biagio
ll 28 e 29 aprile 2022 Avetrana festeggia il suo patrono San Biagio. E’ la festa della ripartenza con mercatini, stand gastronomici, mostre, esibizioni bandistiche, luminarie e spettacoli pirotecnici.
E’ un evento organizzato dal comitato feste patronali San Biagio, con il patrocinio del comune di Avetrana, in collaborazione con Banca di Credito Cooperativo di Avetrana e gruppo Eurocasa Avetrana.
Programma religioso:
- 28 aprile ore 18,00 solenne processione, a seguire solenne celebrazione eucaristica presieduta da s.e. mons. Vincenzo Pisanello, vescovo di Oria.
- 29 aprile sante messe ore 08,00-11,00-19,00.
Programma civile:
- 28 aprile
Ore 08,00 tradizionale fiera degli animali a cura dell’associazione “Fiera di San Biagio”
Durante tutta la giornata prestera’ servizio il concerto bandistico “citta’ di Conversano piantoni”; nel corso della serata esibizione della street band itinerante “Conturband”.
- 29 aprile
Durante l’intera giornata presteranno servizio i concerti bandistici “citta’ di Conversano piantoni” e “citta’ di Castellana Grotte” rispettivamente diretti dalle maestre Susanna Pescetti e Grazia Donateo.
Ore 23,30 tradizionale spettacolo pirotecnico a cura della ditta “Maxima Fireworks”.
Luminarie a cura della ditta “De Cagna” di Maglie (LE).
Inoltre in piazza Giovanni XXIII è allestita la sesta edizione della mostra “Come eravamo” a cura di Bruno Leo e Samuele Ferrara.
Venerdì Santo Processione 2022
Torre Colimena & Salina dei Monaci
La Salina dei Monaci è un abbassamento sabbioso ed è collegata al mare, mediante un canale scavato nella roccia della scogliera. La salina a partire dal 1731, serviva per la popolazione che raccoglieva il sale per il bisogno alimentare. Durante le mareggiate, la salina si allagava e permetteva di raccogliere due volte l’anno, quello che veniva chiamato “l’oro bianco”. Nel 1940 – 1950 fu avviata un’opera di bonifica antimalarica. Ma solo dal 2010 è stata recuperata e inserita nell’Elenco delle Aree naturali protette italiane con la realizzazione di un Parco grande 25 mila metri quadrati, e ripristinando un habitat naturale, con esemplari di flora alofila quali: crisantemi marini, giuncheti , salicornie, macchia mediterranea con specie arbustive basse rappresentate da ginestra spinosa, cisti, lentisco, mirto, fillirea. Qui possiamo incontrare i Cavalieri d’Italia, ed i Fenicotteri Rosa. La Palude del Conte è una zona più umida ed abbraccia il territorio che va da Avetrana, Manduria e Porto Cesareo, anche qui riscontriamo la tipica macchia mediterranea con arbusti di mirto, lentisco, estesi canneti e pini d’aleppo.
Guarda il documentario andato su Rai 1© nella trasmissione Linea Verde© per scoprire altro ancora su questa meta ambita.
Parco Archeologico di Manduria
L’area del Parco archeologico delle Mura Messapiche, estesa circa 15 ettari, comprende gran parte dei resti delle cinte difensive della città antica e oltre 1000 tombe scavate nella roccia, che ci permettono di comprendere la straordinaria grandezza del popolo messapico manduriano. Le mura difensive della città messapica sono rappresentate da tre cerchie murarie concentriche di grandezza e tipologia costruttiva differenti. La cerchia interna (V sec. a.C.) ha un perimetro di oltre 2 km; risulta costituita da blocchi irregolari disposti di testa, motivo per cui lo spessore del muro è dato dalla lunghezza degli stessi (m. 2.00); sul suo lato esterno si trova un fossato. La cerchia esterna (III sec. a.C.), che ingloba la precedente, è lunga circa 3 km. e fu realizzata con un doppio paramento di blocchi disposti di testa, che racchiude un riempimento interno; misurando in larghezza oltre 5 metri. Anche in questo caso la fortificazione presenta un fossato esterno. Un terzo muro fu individuato dagli scavi del 1955-60 all’interno del primo fossato relativo alla prima cerchia e per tale ragione fu considerato come un’opera di rinforzo della stessa.
All’esterno delle Mura, lungo il perimetro settentrionale e orientale, furono rinvenute circa un migliaio di tombe, costituenti la necropoli del Parco. La fossa di forma rettangolare, ricavata nel banco di sabbione conchiglifero, che costituisce lo strato geologico naturale del sito, può presentare un piano di posa omogeneo, più o meno levigato, oppure può prevedere, al centro dello stesso, un incavo allungato, pressoché rettangolare e quattro pozzetti angolari. Diverse tombe conservano, ancora oggi, evidenti tracce dell’intonaco che ne rivestiva le pareti interne, sul cui perimetro superiore spesso si sviluppavano orizzontalmente basse fasce dipinte a colori alterni (rosso-azzurro). I sepolcri, in genere coperti da tre lastroni più o meno regolari tra loro connessi per una migliore tenuta mediante dentelli di incastro, appaiono contornati da un regolare abbassamento della superficie tufacea, la cosiddetta ‘controfossa’, che serviva a perimetrare l’area funeraria.
Guarda il documentario andato su Rai 3© nella trasmissione Geo© per scoprire Manduria e le sue eccellenze.